La massima di ieri sera

2 06 2013

In non so quale film ho sentito che dicevano:

“nella vita c’è sempre qualcuno che sta peggio di te”

Ho pensato:

“sì è vero”

Poi ho rielaborato:

“nella vita c’è sempre chi sta peggio di te, ma questo non significa che io stia bene”

 





Il salto di Saffo

11 01 2013

di Erika Jong

Ho amato uomini e donne? Ma l’amore ha un sesso? Ne dubio. Se si ha la fortuna di amare, che importa di quali carni si rivesta il corpo dell’amante?

A che serviva dire: “Ti amo?” Bisognava dimostrarlo.

L’ira non ti servirà a raggiungere il tuo scopo; sarà la serenità a soccorrerti. Dai ai tuoi fratelli una buona lezione. Può darsi che in seguito torni a tuo credito.

Non mi tentare, Esopo. Sono in una situazione di debolezza. La mia mente è divisa.

.

2013-01-10 19.14.06





2012

31 12 2012

Che dire di quest’anno

Sento tutti, tanti, tantissimi, dire meno male finisce quest’anno di merda, lo dicono molte più persone del solito.

Io che dico?

Mi vien da dire: la frustrazione di non poter nemmeno dire un anno di merda, che per 8 mesi è stato bellissimo.

Posso dire: un altro anno di merda.

Anche se ho avuto un regalo meraviglioso per 8 mesi.

E questo conta più di tutto il resto.

 





2012 in review

30 12 2012

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Ecco un estratto:

600 people reached the top of Mt. Everest in 2012. This blog got about 4.400 views in 2012. If every person who reached the top of Mt. Everest viewed this blog, it would have taken 7 years to get that many views.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.





Svalvolata

6 11 2012

Completamente e preoccupantemente

Allora confesso la mia serata di ieri:

orario del corso di pittura: 1900-2030 – da sempre

Rifletto tutto il giorno sul come recarmi al corso: di solito vedo in bici ma avendo il raffreddore non mi sembra il caso, ma mi rompeva anche spendere i 5 euri per l’accesso all’area c e gli autobus non sono troppo comodi.

Morale decido di investire i 5 euri, parto in anticipo – pensavo – varco l’aera c, parcheggio (praticamente a 2 mt dall’accesso all’area c), entro in aula pensando di essere in anticipo, ma vedo tutti già seduti ed apparecchiati, poi noto che stanno anche già pitturando e noto anche che i loro quadri sono già a buon punto. Mi stranisco, cerco di allineare le rotelle del mio cervello, nel frattempo mi apparecchio il banco e poi capisco che qualcosa non torna.  Cerco l’orologio, che ho dimenticato a casa, cerco l’ora sul cellulare, che è sempre sballata, intuisco che devo aver sbagliato orario. Morale erano quasi le 2000, ma morale continuavo a non capire cosa non andasse, morale ora che ho capito, che ho apparecchiato il banco ecc, ho pitturato un quarto d’ora.

Esco, metto a fuoco quanto sono stordita (ancora non riesco a capire che caspita di ragionamento ho fatto per pensare di essere addirittura in anticipo, completamente svalvolata), poi penso, beh se non altro non avrò pagato i 5 euri.

Poi mentre sono ancora in macchina mi accorgo di aver dimenticato la sciarpa, la magnifica sciarpa absfab quella a tubo verdona, la mia preferita. Giro la macchiana torno indietro, ma la scuola ormai ha il portone sbarrato.

Stamane ho chiamato la segreteria per sapere se per caso fosse stata ritrovata – e consegnata in segreteria – sì certo – ma nisba.

Mi è anche toccato mandare la seguente email a tutti i compagni di corso:
“Ciao a tutti,
scusate l’intrusione, sono la stordita che ieri sera si è presentata a
lezione alle 20.00.
così stordita che poi ho anche dimenticato una sciarpa verde, non è che per
caso qualcuno di voi prima di uscire l’ha vista ?
grazie ciao buona giornata
Orsola”

Qualcuna, carina, mi ha anche risposto.

E ‘stigatti





Corso di pittura ad olio

21 10 2012

Inizio Ottobre 2012

Lunedì scorso ho iniziato un corso di pittura ad olio.

Mia mamma insiste che so disegnare molto bene. Io continuo a dirle che non so disegnare affatto. Lei insiste a dire che tutti gli insegnanti di disegno che ho avuto, le hanno sempre detto che sono molto portata. Io continuo a dire che non so disegnare.
Ma d’altra parte mi sarebbe sempre piaciuto saper disegnare. E così quest’anno, visto che sono a casa ed ho tempo e non sono sempre di corsa, ho deciso che era la buona occasione per provare a fare un corso di quelli del Comune. Pronti via.

Alla prima lezione dovevamo essere già muniti di cartone telato, alcuni pennelli, colori bianco titanio e blu oltremare, carta di giornale, straccio, matita, gommapane ecc.

Quando sono entrata in aula erano già tutti perfettamente assettati con tutto il materiale ordinatamente posizionato sul banco, io non sapevo da che parte iniziare, mai preso in mano un pennello in vita mia e, insisto, non so disegnare.

Dopo 5 minuti di presentazione ci consegna una fotocopia con un paesaggio montano da ricopiare e pitturare.

Già sapere come e cosa riportare sul cartone telato era per me un “quasi” mistero. Meno male che avevo visto 2 o 3 filmanti su youtube qualche settimana fa e avevo capito cosa fare e cosa riportare sulla tela con la matita.
Me la sono cavata, ho tirato qualche riga senza troppi dettagli.

Poi siamo passati ai pennelli ed ai colori. Lo scopo era imparare a fare le sfumature, usando solo 2 colori, bisognava mescolarli e stenderli in modo da dare profondità al paesaggio.

Io dopo 3 minuti avevo già fatto cadere un pennello, sporcato tutto in giro ed avevo già il blu fino ai gomiti. Mi sono guardata in giro per capire se fossi l’unica in quelle condizioni o se fosse “normale”. Ero l’unica.

Ecco la mia opera prima: montagne blu (superfluo specificare che era il più bello della classe):

.

montagne blu

Ma il bello doveva ancora venire.

Finisce l’ora e mezza di lezione, io come dicevo in condizioni disperate, ma solo in quel momento, mentre stiamo mettendo via l’armamentario, la maestra ci spiega che i colori ad olio ci impiegano 1 settimana ad asciugare.
Panico a bordo: e adesso come faccio a portarlo a casa, considerando che sono in bicicletta?
Questo è il risultato del mio primo capolavoro fatto su nel giornale ed infilato nel cestino della bicicletta.
Contavo poi di ritoccarlo, ma ovviamente la mia proverbiale indolenza ha avuto la meglio.

Beh, sono comunque molto fiera di me!





H2O

20 10 2012

Che giusto ieri sera se ne parlava
Ieri sera ad una festa si chiacchierava di ameni argomenti.

L’h2o: si può bere quella del rubinetto o è meglio bere quella in bottiglia?

Io sono golosa di h2o San Pellegrino, è un lusso, ma trovo che sia, tra le acque gasate, la più buona.

C’era chi sosteneva che l’h2o di Milano è buona, chi sosteneva che fa schifo, che sosteneva che dipende dalle zone.

Io sostenevo che quando esce dal rubinetto bella fresca è anche buona, ma non mi fido dei tubi del mio condominio.

Hanno tentato di convincermi che tutto quello che non va bene viene trattenuto dai filtrini dei rubinetti.

Ecco come usciva l’h2o dai rubinetti di casa mia oggi:

.

h2o milano

Non voglio descrivere lo spavento mentre mi facevo il bidet!

 





Il lupo rosso

13 10 2012

di Liza Marklund

La libertà, pensò. La tirannide del nostro tempo. Il tradimento nei confronti dell’uomo medievale che viveva nell’innocenza, che aveva un suo ruolo immutabile e incontestato nella società, una vita con un contenuto stabilito che non lasciava spazio o ragione al dubbio. Che anteponeva la salvezza dell’anima a tutto il resto: profitto, libertà personale, contestazione della struttura della società.

«La fede mi ha aiutata a superare molte prove, nella vita. Il Signore ha chiamato a sé Linus, e io non capisco il motivo, ma lo accetto.»
.





Finchè morte non ci separi

13 10 2012

di Liza Marklund

.
«Si possono scambiare i propri genitori con altri?»

Berit sorrise.

«Non essere così dura con lei. Fa quello che sa fare.»

.





Cancellare rubrica

9 01 2012

Che brutto

Tra le cosa più brutte che mi è capitato di dover fare in questi ultimi anni, è stato trovarmi a cancellare un nome dalla rubrica telefonica del cell.

Mio padre c’è ancora, mia nonna anche. Mio fratello no. Andrea nemmeno. Anzi Andrea a metà, dal cell sì ma da outlook no.

Ma questa sera ho scoperto che devo cancellare Ambrogio.

Lo ho fatto. Non lo sentivo da tanto tempo, ma ho pensato a lui proprio un paio di giorni fa. Ero passata vicino a casa sua ed ho pensato “chissà cosa stai combinando?”.

Stasera ho saputo che qualche tempo fa si è buttato col paracadute. Si è impigliato con un altro. Il paracadute di riserva ha anche avuto un problema.

Ma checcavolo.

Ciao Ambros





La sfuriata di Bet

20 12 2011

Autore: Christian Frascella

Il problema dei libri di Christian Frascella è che sono avvincenti e si leggono troppo in fretta.

Quello che mi piace dei libri di Christian Frasella è il senso dell’umorismo con cui riesce a raccontare anche le situazioni più amare.

Bet è un bel personaggio.

 

Alcuni tratti del libro:

La mia religione è: se hai da dire qualcosa, dilla. Se poi ti tocca di dirla urlando, allora significa che ne vale la pena. Basta non passare alla violenza.

Per me quando un uomo e una donna si sposano è come se uscissero sotto un temporale con un ombrello troppo piccolo per due, dovrebbero cercare solo di cavarsela.

Ma … non dovrebbe essere una questione di amore e non di rispetto?
Il rispetto è amore.

.





Donna al volante

18 12 2011

Pericolo costante

Il fatto è che quando risalgo in macchina e guido la macchina, dopo che per mesi ho usato solo il motorino, mantengo la stessa guida del motorino anche se sono in macchina.

E nel traffico divento nervosa subito.

Una di queste mattine ho preso ma macchina. Traffico. Coda. Ferma al semaforo. Furgone fermo al semaforo davanti a me.

Decido che è ora di partire. Parto. Il furgone rimane fermo al semaforo rosso.

Sbang.

Da domani riprendo il motorino.

.





Storia d’amore vera e superstite

15 12 2011

Autore: Gary Shteyngart

Un libro surreale, ma nemmeno troppo.

Un libro che racconta il nostro prossimo futuro, un po’ visionario, ma l’aspetto spaventoso è che non è nemmeno troppo visionario, anzi terribilmente probabile.

Lo ho iniziato mentre, per una serie di coincidenze, ho iniziato a leggere anche 1984 di Orwell. E’ stato un flash per le similitudini dei 2 libri.

Entrambi parlano del futuro, rispetto a quando sono stati scritti evidentemente, un futuro lontano e visionario. Ma non lontano e nemmeno improbabile.

1984 lo ho appena iniziato e poi sospeso, ma ora tocca a lui.

Dopo questo sconcertante libro che racconta di Äppäräti, di globalteens, di jeans trasparenti, di ricerca dell’immortalità e di amore. Amore per la famiglia e amore per la donna amata.

Alcuni tratti del libro:

“Penso che una parte di me si stia innamorando di Ben, ma so anche che non può funzionare, perché un’altra parte di me, malata, pensa che mio padre sarà sempre l’unico uomo per me.”

“Lo sai com’è brutto quando si è felici e tristi allo stesso tempo e non si riesce a capire se sei una cosa o l’altra.”

“L’ARA ha sperimentato una dozzina di piani economici diversi in altrettanti mesi. Privatizzare, deprivatizzare, deregulation, tassi di cambio fissi, tassi cambio variabili, cambio controllato, cambio libero, maggiorazioni tariffarie, diminuzioni tariffarie. E il risultato hupkis, zero. “l’economia continua a non fare da traino” per citare il nostro amato presidente della Fed.”

“Ha questa cosa da bianco americano per cui la via ha sempre un lieto fine, i buoni sono rispettati per il fatto di essere buoni,e tutto è sputtanatamente DA BIANCHI (se capisci cosa intendo).”

.





Tutto bene…

12 12 2011

… in ufficio

Ecco come siamo al momento: con le impalcature sopra le teste.

.

Nooo ma non è mica successo nulla! E’ solo crollato il soffitto in una parte degli uffici:

.

e allora per precauzione hanno “soppalcato” tutto il resto.

Tutto è bene quel che finisce bene: non c’è rimasto sotto nessuno.





Massima stima per lui

11 12 2011

Il rivenditore

Entrare in una vinoteca-olioteca-rivendita di prodotti tipici e chiedere:
O: vorrei una bottiglia di vino rosso di soddisfazione
Silenzio
R: ehmm sì, avrei questo nonmiricordo che ha 13,5 gradi, altrimenti ho dell’ottimo nonseche da 13 gradi, oppure del Brunello di Montalcino (ndr questo me lo ricordo).
A quel punto mi veniva da ridere da sola perché mi sono resa conto della assurda affermazione che avevo fatto: di soddisfazione, ma ho davvero molto ammirato ed ora ha la mia massima stima per il venditore.
Non ha commentato la mia affermazione, ha cercato di decodificarla senza commenti.
Alla fine, che dire, sono uscita con un Dolcetto d’Alba dei vignaioli Adriano Marco e Vittorio.
Meglio di così …
.





Non riesco a trovare il titolo

19 11 2011

Evidentemente non ero poi così importante.

Ma io sto soffrendo.

Non riesco a rassegnarmi. Non riesco a farmela passare.

E sì che ne sono successe di cose, è incredibile che io sia ancora qui.

Eppure.

Per me è stato tutto bellissimo, anche tutte le cose bruttissime.

E’ proprio vero che al cuor non si comanda.

Evidentemente non ero poi così importante.

.





Cuor di leone

28 09 2011

(che NON sono)

Oggi, esame clinico. Arrivo quasi puntuale. In sala d’aspetto c’è già un’altra signora. Mentre io faccio un salto alla toilette, la signora entra per l’esame. Io mi metto a leggere una rivista.

Dopo circa un quarto d’ora esce il medico, seguito dalla signora obiettivamente distrutta.

Il medico mi viene incontro e mi dice prego si accomodi. E non si preoccupi per gli urletti che ha sentito, alludendo alla signora obiettivamente distrutta, l’esame è banale.

Ecco, io, veramente, gli urletti grazie al cielo non li avevo sentiti, ma ora sì, sono decisamente preoccupata.

Chiedo se l’OKI che mi hanno consigliato di portare è meglio se lo prendo subito! prima dell’esame!

Non si preoccupi, l’esame è banale, solo che alla signora (quella obiettivamente distrutta) abbiamo anche dato 50 qualcosa di valium, ma era proprio tesissima.

Io no invece,  io sono rilassatissima, soprattutto adesso.

L’esame ha inizio. Signora, se vuole può vedere nel monitor. Chi io? Non ci penso proprio. Ma guardi che è bello.

E’ bello il modo che hanno per distrarti dal dolore. Dolore. Dolore.

Ma mica posso fare la stessa scena della signora di prima IO. Mica posso fare gli urletti.

In questo momento sente dolore signora? SI’!

Era un sì che implorava smettila, ma il medico non ha proprio fatto un plissè, era un altro diversivo per distrarmi, lo so.

Veramente in questo momento caccerei delle urla più che degli urletti. Ma mica posso fare la figuraccia.

Inizio a respirare come ho visto fare alle donne durante il parto nei film. Un po’ effettivamente funziona. O forse stavo trattenendo il fiato, non saprei dire con esattezza.

Inspiri dal naso signora.

Ora posso prendere l’OKI.





Linguaccia

17 09 2011

Oggi in ufficio

Storia e nomi di fantasia

A: l’AD ed ad interim il capo del mio capo
B: il mio capo
C: uno al livello del mio capo

A chiede a B e C se un certo programma che viene utilizzato serve o no, ovvero se il costo vale la candela. Se vale la pena tenerlo o si può abbandonare.

B e C chiedono a O un suo parere, ne parlano assieme alla macchinetta del caffè.

Un’oretta più tardi A intercetta O in un corridoio: “allora O avete deciso qualcosa?”

O: “no … beh … io ho detto la mia, ma le decisioni le lascio prendere ai capi, ….. che son pagati per prendere decisioni”

.





Giorni di grandi arrivederci

7 09 2011

Tanti (troppi) colleghi di Genova

Stanno scrivendo email di saluti perchè è il loro ultimo giorno di lavoro perchè la sede genovese chiude, quindi o trasferimento o ciccia.

Saluti, ringraziamenti, arrivederci, in bocca al lupo, ecc ecc.

Questa mi è piaciuta molto:

Oh grande spirito
concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare
e la saggezza di capire la differenza.

.





Ginecologia

4 09 2011

Osservazioni varie

Venerdì sono stata da un nuovo ginecologo.

Alla mattina, mentre mi vestivo, sono tornata nell’armadio, per pudore mi sono cambiata le mutande, ne ho indossato un paio leggermente più decente di quelle comodose che metto di solito,
dimenticandomi completamente che il ginecologo è l’unico dottore che le mutande non te le vede per nulla.

Mi ha fatto un’ecografia intravaginale ed era scandalizzato che in vita mia non ne avessi mai una fatta una prima.
Ma lei non è mai stata da un ginecoloco?
Sì, certo.
E non ha mai fatto un’ecografia intravaginale?
… No.

Ha fatto una scena isterica tipo bambino dell’asilo quando ha chiesto il suo bianchetto che non c’era più.

Ho fatto anticamera per 3 ore.

Lo rivedrò, molto presto.

.